Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie II Volume II (1774)

Volume Secondo » Diario » F 2 » p. 239

F 2

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[Dal 28 Marzo]

sensibili, dei piaceri, e degli scomodi ci producono variamente, che lasciano indeciso se convenga desiderare in noi una simile supposta perfezione. E perché avere la facoltà di sentire tutt'i fetori, per provare tutti gli odori? E perché poter distinguere tutte le bellezze a costo di scorgere tutte le deformità? Al contrario perché contentarsi di perdere tutt'i godimenti? Per questo passeggiando con occhio fine miro quanto mi si presenta, ma ho il rincriscimento di trovare che niuna femmina,

e niun giovane spogliati nudi comparirebbero la "Venere medicea", o l'"Apollo di Belvedere" che faceva palpitar Winckelmann (Histoire de l'art, ...), tanto la vera bellezza è rara, tanto i costumi moderni sfigurano con gli abiti di moda i corpi, alterando le parti nel loro contorno, e nella loro proporzione. Se questa mia lasciva idea mi disonora, pensi chi leggesse che anche nella bruttezza i due sessi si piacciono, e che immaginando la bella nudità è come un immaginare la forma più perfetta in qualunque altra opera della natura.