se non in proporzione dei nostri possessi in stabili, quando siamo nati di famiglie, le quali godevano di essi per retaggio unico, assegnato per base della propria condizione loro.
A dì 22 detto martedì. ø
Contadini, loro sorte. Ho sotto gli occhi un libretto francese in 12° intitolato La felicità pubblica considerata nei contadini coltivatori dei loro propri terreni tradotta dall'italiano del signor Vignoli e preceduta dalla dissertazione che ha riportato il premio della società libera ed economica di San Petersbourg nell'anno 1768 sopra la questione proposta dalla medesima società: "È egli più utile ad uno stato che i contadini posseggano in proprio delle terre, o che non abbiano che beni mobili? E fin dove deve estendersi questa proprietà", del signor Berarde de l'Abbaye. A Losanna, 1770. La dissertazione premiata, che sostiene l'affermativa del quesito, e mostra con quali avvertenze devono sciogliersi le catene della servitù, e ridur proprietari i servi coltivatori, benché buona, è leggiera; l'altra, nella prima parte, ove rimane provato pure essere di vantaggio agli stati che i contadini posseggano in proprio, è assai bella; nella seconda