A dì 11 detto venerdì. o
Tempo rigido, e turbato con nevistio nella sera.
Galileo Galilei, sua carcerazione nel Santo Ufizio. Nelle Novelle Letterarie dell'anno scorso, num. 49 e 50, rilevommo qualche errore della Raccolta di lettere d'uomini illustri data fuori da monsignor Fabbroni. I Giornalisti Pisani con inciviltà hanno voluto difendere l'editore attaccando i Novellisti (t. XII del Giornale, p. 343-345), ed io ho avuto dal senator Nelli il comodo di far loro l'apologia, la quale comparirà in dette Novelle dell'anno presente, e giustificherà specialmente la prigionia del Galileo nel Santo Ufizio di Roma. Sinceramente desidero che il Nelli dia una volta alla luce la Vita del Galileo la quale ha già sbozzata,
perché sono troppo preziosi i materiali che ha raccolti, e le notizie di cui l'ha sparsa, e compiango che quest'uomo si perda sovente in delle piccolezze indegne dei suoi lumi, dei suoi impieghi, e della sua età.A dì 12 detto sabato. ø
Pioggia nella notte assai copiosa, poi nel giorno tempo bello.
Quando miro l'uomo in Atene, in Sparta, in Roma, in Siberia, in Londra, in Parigi ecc., non so comprendere