A dì 5 detto giovedì. •
Tempo sereno nella mattina, e poi un poco fosco, e nuvoloso.
Ogni tanto vedo nella mia bambina dei risalti di ostinata caparbietà,
i quali mi danno del dispiacere, perché non mi fanno augurar bene sopra la riuscita di lei. L'obbligazione che mi ha, l'attenzione che gli uso, la tenerezza che gli dimostro, non la rendono docile in certi punti, e facile a smontarsi dalla sua volontà, e dal suo capriccio ancor quando è dalla parte del torto, onde sono con rincrescimento portato ad usare il rigore. Che ne avverrà non ostante? E siamo tanto infelici che le nostre virtù ancora ci abbiano da produrre dei dolori! Pur ritorniamo in noi in questi momenti, e consoliamoci con la nostra coscienza, che ci paga in contracambio con un dolce sentimento della nostra condotta.A dì 6 detto venerdì. ø
Tempo simile.
Sono affollato dai negozi, e prendo in essi più interesse di quello che dovrei, perché mi preme l'esattezza, la sollecitudine ecc., cose tutte che di rado, e a stento, posso ottenere per molte ragioni, ch'è inutile l'accennare in queste carte. Quando muteranno le mie circostanze relative all'impiego che copro?
A dì 7 detto sabato. ø
Il tempo ha fatto burrasca nel giorno in lontananza.