A dì 19 detto lunedì. ø
Tempo sereno, e caldo.
Eccomi secondo il solito uomo assai poco attivo, e che sento aver perduta nello spirito quell'elasticità che si gode nella stagione fredda. Quindi compatisco gli asiatici, ed intendo perché i popoli settentrionali sieno ad essi tanto superiori nella forza del corpo, e nella costanza nelle fatiche, avendo una macchina più robusta, quanto sono più dure le loro querci di quelle che allignano nei paesi meridionali. Chi non crede che il clima influisca sopra di noi, non ha mai riflettuto sopra di sé.
A dì 20 detto martedì. ø
Tempo simile appresso a poco.
Ho avuto molto da faticare, cosa che in questa stagione mi pesa assaissimo come ho detto, molto più quando il lavoro non è geniale, e quando non forma un titolo di merito, o non è alleggerito dall'altrui piacevolezza nel ricevere i frutti di questo lavoro. Qui sta tutto l'amaro del mio impiego, che amerei di mutare, quando non temessi di cadere in peggio.