Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume I (1759)

I » Memoria della vita al 29 agosto 1759 » Terza sezione » p. 100

è quello che non ne ragiona punto, e so ancora che altri ha scritto ch'è proprio dello sciocco il dir bene di sé, e solo appartiene allo stolto il dirne male. Ma che per questo? Il timore di esser deriso mi doveva fare astenere di parlare di me in queste carte? Se volessi che fossero pubbliche potrei temere di essere schernito, ma avendo fatto per mio particolar vantaggio quello che ho fatto, [...] debbo paventare una taccia che non mi può esser data che in un tempo in cui non curerò le cose di questo mondo? E poi non sarebbe meglio dire il vero da sé, che il lasciare che altri si affatichi a parlare più favorevolmente, e più sfavorevolmente di quello che meritiamo?

Piaccia poi a Dio che non sia di quel numero "che pon qui sue speranze in cose tali, / Che 'l tempo se ne porta sì repente",

ma che sempre obbediente al suo santissimo volere, e pentito delle mie colpe non brami mai altro, che di goderlo per sempre nella gloria del cielo.

[Fregio floreale con fontana al centro, ritagliato da testo a stampa e applicato in calce alla pagina]