Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume I (1759)

I » Memoria della vita al 29 agosto 1759 » Terza sezione » p. 98

con cui mi possa liberamente ragionare.

Il soggiorno della campagna mi piace ma per poco tempo, perché non ho in essa cosa in cui applicarmi, e certe ore le passo con noia se sono in compagnia di persone di soggezione, o se mi trovo solo. Per altro non diffiderei di potermi avvezzare a vivere di continovo in campagna, quando o per un motivo, o per l'altro fossi costretto a starvi. Amo l'agricoltura, e conosco che questa è la più sicura miniera delle ricchezze dei particolari, onde lasciando ogni altro studio, che poco può interessare chi vive lungi dalle persone culte, procurerei di darmi tutto ad esso, meno per spirito di avarizia, che per passatempo, e per procurare dei vantaggi a gli altri, col tentare degli esperimenti che tirassero a conseguenza.

Siccome dissi di sopra che non ho appreso alcuna di quelle nobili arti, le quali sono un ornamento per qualunque persona, così quivi devo nuovamente confessare che il non avere imparato gli esercizi cavallereschi, come il ballo, la scherma, la cavallerizza e simili, ha fatto sì che non sia così sciolto di personale, e così destro come sarei potuto essere. Il mio vestire fin qui d'abate mi ha esentato dal mostrare alle occasioni che non sono abile a quello che sono