Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume I (1759)

I » Memoria della vita al 29 agosto 1759 » Terza sezione » p. 96

Io volevo che lo Zatta stampator veneto nel pubblicare come ha fatto, anche a parte, la mia Vita di Dante facesse incidere nel frontispizio una cicogna per contrassegnare il nascosto autore di detta Vita con questo simbolo, ma dimenticatosi dell'istanza che gli avevo fatta, in vece di essa vi appose un rametto di sua idea in cui ebbe in pensiero di rappresentare me stesso in atto di comporre la mentovata Vita.

Ma non voglio già che l'esposto mio simbolo sia interpretrato in forma che venga deriso, quasi con esso abbia voluto significare esser un uomo pieno di umanità. Imperciocché, quantunque io non stimi che nel mondo vi sia più bella virtù di questa, e che in essa riponga l'adempimento di tutt'i doveri verso degli altri, non ostante sento bene quanto sia lontano dal possederla in quel grado che converrebbe. Il simbolo della cicogna spiega piuttosto come vorrei essere, che come sono.

Non so se per mio difetto, o per difetto altrui sono molto portato alla solitudine, perché

non trovo sempre che gli uomini sieno quali desidero, e nella pratica di essi mi tocca a soffrire certe cose che assai mi apportano dolore. È forse questo