fatte dal francese di alcune cosette più brevi, che ho collocate nel mio Magazzino universale, e di varie dissertazioni, alcune delle quali sono state lette da me nell'Accademia degli Apatisti, nella Società Colombaria, e nella conversazione che gli anni addietro teneva ogni sabato sera in sua casa il cavalier Anton Filippo Adami,
e che pure stanno in detto Magazzino, mi resta a dire di certi miei lavori risguardanti la filosofia morale.Io dissi di sopra che questa parte del sapere umano, come che la più utile era stata da me coltivata sopra ogni altra, fino da' miei più verdi anni.
Or nel mese di maggio 1753 distesi alcune mie Riflessioni morali sopra la felicità, nelle quali racchiusi tutto ciò che di più necessario è da sapersi per regolare le proprie azioni, e per conoscere il giusto prezzo delle cose. Quest'opuscoletto lo diressi al sopra mentovato abate Andrea Bartoli, e benché disteso in pochi giorni, e con ineguaglianza di stile, non ostante lo tengo molto caro per essere un saggio ben chiaro de' miei