Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume I (1759)

I » Memoria della vita al 29 agosto 1759 » Seconda sezione » p. 27

prete ... Barducci, da cui in pochi mesi tanta ne appresi da saper poi da me arrivare al grado di tradurre correntemente ogni libro. Per possederla a fondo averei bisogno di chi mi francasse a parlarla.

La mattematica mi si rese difficile, doppo avere benissimo scorsa tutta la geometria, onde non so se per infingardaggine, o per altro motivo poco mi curai di far profitto in essa, quando ne avevo tutto il comodo.

Per le filosofie, e specialmente per la fisica ho avuto del genio, ma l'etica solamente è quella parte che ho coltivata in modo speciale. Nel tempo che studiavo in Pisa intesi bene il sistema del padre Fromond di cui ho manoscritte le sue Instituzioni fisiche che in quel tempo dettava, ma quantunque le sue dottrine mi persuadessero l'intelletto, avendo sentito che poco applauso hanno riscosso dagl'intendenti, io non me ne sono preso gran briga per spanderle, e sostenerle. Anche alla fisica sperimentale detti un'occhiata, e specialmente sopra l'elettricità in Pisa, ed in Firenze feci moltissime esperienze col marchese Antonio Menefoglio mio amico. Della bottanica pure