nella quale i soli procuratori fecero il lor guadagno.
In questa occasione il mio tutore volle far vive ancora le ragioni che credeva assistermi per ottenere la metà di una primogenitura Bencivenni passata nella nostra casa per mezzo della Maria di Piero di Alessandro de' Bencivenni, che fu moglie di Andrea di Giovanni mio proavo, ma la causa andò in sinistro, e mio fratello gode i beni tutti della medesima e porta il casato di Bencivenni già Pelli.
Del restante fino da' primi miei anni mi detti allo studio della lingua latina sotto vari maestri, fin che fui messo a studiare le belle lettere sotto il prete Giovanni Bolognesi, il quale morì nel 1747 e fu con un elogio stampato nel medesimo anno encomiato dal dottore, ora canonico, Andrea Giulianelli. Questo mio maestro mostrava tutta la premura per me, e fra i molti altri scolari che aveva sempre mi riguardò con particolare attenzione.
In questa scuola presi amicizia speciale con Antonio Durazzini, che ora applica alla medicina, ed è di tutte le cognizioni fornito che possono rendere un medico perfetto.La morte del Bolognesi fu di molto mio danno