ø A dì 28 detto martedì.
Ripensando alle mie passate follie ritrovo esser verissima, e viva la enumerazione che fa di esse Plauto (Mercator, atto I v. 24) ove dice:
"Sed amori accedunt etiam, quae dixi minus: / Insomnia, aerumna, error, terrorque et fuga, / Ineptia, stultitiaque adeo et temeritas, / Incogitantia excors, immodestia, / Petulantia et cupiditas, malevolentia ecc.".
Tutte sono infermità che accompagnano quella dell'amore, o sintomi piuttosto di questa crudel malattia, la quale amareggia l'età più bella dell'uomo. Gli antichi poi conoscevano