Gira per la città un dispaccio graziosissimo dell'Imperatore, nel quale ordina che sieno somministrati i denari delle sue casse all'Abbondanza per la compra dei grani senza procedere ad imposizioni, e raccomanda con espressioni di paterna amorevolezza i suoi sudditi al Consiglio di Reggenza perché pensi a provvedere ai loro bisogni in un'annata così disastrosa. Questo dispaccio è del dì 11 dello scorso, e fa vedere di quali viscere sia il nostro padrone. Se potrò averlo ben corretto, me lo serberò con piacere, e lo riporrò nel suddetto luogo.
o Giovedì a dì 12 detto.
Nella mattina è stato tempo alquanto burrascoso, ma poi è diventato ragionevole.
Ho sentito parlare della vita privata del Granduca Giovanni Gastone da chi lo aveva trattato, ed ho sentite raccontare delle laidezze indecenti ad un principe, ed a qualunque altra persona di senno. Vi sono delle vite manoscritte di questo sovrano che raccontano questi fatti, ma più assai ne potrebbero aggiungere quei che vivono ancora, e che sono stati presenti. La sua memoria resta molto eclissata da tali cose, ma danno ancora motivo di compiangere la nostra umana natura, che in tutt'i ranghi lascia trasparire la sua imperfezione. Grande fu