malmenati dal cattivo gusto, e dal cieco zelo. S'imita il ditirambo del Redi (a p. 73-89) facendosi parlare Como in cucina del re, e si usa una lingua oscura, inesatta, e con pochissimo estro: si fa dire al Tasso (a p. 56) "boscosa vetta", al Marino (a p. 57) "stelle odorate", al Petrarca (a p. 30) "regie madonne"; si fa parlare Dante (a p. 22) da dottor Fidenzio, "sottilemente", e "tenebra" si fa usare da Cino da Pistoia (a p. 24) e "verdure lubrensi", e "falò" a Filippo Leers a p. 101 ecc. ecc. ecc.
Tempo vario, ed in qualche ora turbato.
o A dì 22 detto venerdì.
Ho dovuta comporre oggi una breve inscrizione a Giuseppe Zocchi pittore, morto nell'anno scorso,
per avergli i suoi amici, e discepoli eretto un tenue monumento in San Fridiano,