o A dì 8 detto lunedì.
Ho letta l'operetta mentovata t. XVIII p. 120 Delle virtù, e de' premi del signor Dragonetti. Veramente ella dimostra che la virtù nella civil società un premio deve risquotere, perché l'uomo virtuoso,
ch'è quello che fa un generoso sforzo independente dalle leggi, che lo porta a giovare altrui, contribuisce in comune più degli altri, ed in altrui giovamento opera oltre a quanto la legge da esso richiede, deve a ragione risentire maggior utile dal contratto sociale, e perché non entrando in questo per verun conto la virtù, s'è lasciata senza premio la società commette un'ingiustizia simile a quella di chi defrauda gli altrui sudori, né mette in problema la proposizione, come supposi: "Non si dà virtù senza utile pubblico (dice l'autore) né senza ostacoli superati dal virtuoso. L'utilità è in ragion composta della sua durata, della sua densità, e della sua estensione. La fatica maggiore in ragione inversa dell'