Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume XIX (1767)

Volume XIX » Diario » 1767 » Dal 5 giugno » p. 8

imbecillità di ciascun uomo. Dunque vi deve essere una proporzione fra la virtù, e i premi in ragion composta dell'utile che apportano alla società, e dei sacrifici che costano al loro autore"; quindi la virtù che procaccia il sostentamento è la prima, poi viene quella che tende al distruggimento dei mali, quella a cui gli uomini devono i comodi utili, quella che produce i veri piaceri, finalmente quella che appresta beni di opinione agli uomini già pieni di satietà; perché quelle virtù che si aggirano in una sfera di estensione, e densità maggiore devono occupare il grado più subblime, e le altre i gradi inferiori secondo che la loro attività si va diminuendo in estensione, e in densità, e perché l'utile delle cose si deve misurare dai bisogni degli uomini frugali. Da ciò si fa strada a parlare delle arti, dell'agricoltura, della navigazione, della guerra, del commercio, delle scienze, della politica, e della giurisprudenza, e conclude con Anacarsi "che quello è il più felice