stato, ove la prudenza si misuri con la virtù". Il libro ha molto merito, dice delle ottime cose, è buono ad aversi per le mani essendo succinto, e disteso con forza. Vi si usa il linguaggio mattematico, come in altri libri moderni, e vi si portano ancora dei fatti comuni che potevano esser lasciati per dei fatti meno comuni, i quali sarebbero stati più dilettevoli, ed in fine con un squarcio di altro autore (che dicesi un viaggiatore) si fa una minuta satira all'abuso della giurisprudenza, la qual satira in questo opuscolo poteva, e doveva esser più succinta per non dimostrare che usciva dalla penna di una persona di mestiere. Questi sono gli scritti utili più di quelli di Rousseau che pure qui si loda assai p. 32, e di altri molti che occupano gli oziosi. Sopra l'agricoltura (par. VII) con entusiasmo dice specialmente delle cose forti, e vere, ma il linguaggio che il filosofo presta all'agricoltore p. 38 e seg. è atto solo a squotere non a persuadere, non dico l'orgoglio dei ricchi ma neppure la dolce indolenza di qualunque ministro.