la pensione lasciatagli dal Gran Principe Ferdinando. Fra i primi vi è poco altro che una copiosa raccolta di commedie, tragedie, drammi, e di altri componimenti teatrali toscani, che forse potrebbero servire a correggere, ed ampliare la Drammaturgia dell'Allaccio ristampata in Venezia nel 1755 accresciuta, e continovata fino a detto tempo, fatica che intrapresi io medesimo anni sono di estendere, ma che poi abbandonai per esser lavoro lungo, e seccante; e fra i secondi un diario in molti tomi appartenente a Firenze, che comincia poco dopo la venuta di Cristo, ed arriva a tutto il 1765. Questo diario è stato citato nel Nuovo lunario istorico di quest'anno per uso della Toscana, ma per quel poco che ho osservato negli ultimi tempi, non contiene che cose piccole, ed è probabile che per l'antico sieno stati spogliati gli storici noti, ed abbia copiati altri diari. Comunque sia per chi