ø Mercoledì a dì 4 detto.
Gran vento nella notte con piccola acqua.
Epoca nella mia vita. Ho in questa mattina lasciato l'abito d'abate, e vestito quello da secolare. Quanto volentieri abbia potuto far ciò si rileva dagli sfoghi notati altrove, ma strascinato dal mio destino cado vittima dei riguardi umani, dell'opinione, del costume, delle circostanze ecc. ecc. ecc.
o Giovedì a dì 5 detto.
Tempo bello, e caldo assai.
Sono stato ad un pranzo a lira, e soldo con quelli stessi con i quali fui il dì 13 maggio prossimo passato (t. XIV p. 79), ma una celia fatta in quello, per cui una persona ambiziosa si dolse di alcune mie massime franche, e giuste, è stato motivo che io mi sia portato con più ritenutezza, giacché quella ne ha dimostrata meco. Non ero anche di tanto brio, mentre il mio capo trovavasi incomodato. Poco ci vuole per non star bene, e nei geniali divertimenti; se non si è tutti di un umore, di una sincera cordialità, di eguali sentimenti ecc. ecc. ecc. non si passa il tempo con