facciano certi libri galanti quando siamo innamorati, che quando siamo liberi da questa febbre. Tal è certamente l'amore, ed io trovo poca differenza da uno a cui sopraggiunge una malattia, da un altro il quale resti incantato da un volto ecc. Mi duole aver provato questo male, e più mi rammento i momenti dolorosi, che i piacevoli. Forse potrei sperare di non ricadere in futuro, ma non dovrei compromettermi di ciò, perché facilmente si vuole, e si crede una cosa, e poi facilmente uno pensa in altro modo, ed opera. Tenghiamolo a mente per diffidare di noi medesimi.
Tempo dolco, ma turbato.
o Domenica a dì 27 detto.
Segue il tempo dolco, e nebbioso.
Tutti conoscono il bello, ma niuno ha saputo dire cosa sia. Da Platone fino a noi si è pensato in tutt'i tempi a questo soggetto, ma nulla si è fissato che appaghi coloro i quali s'interessano in questa ricerca.