ø Lunedì a dì 15 detto.
Ho scorso a più riprese le poesie del regnante re di Prussia intitolate Poesie del filosofo di Sans-Souci, e le ho ritrovate piene di spirito, e di tratti nobili, m'alcune volte molto empie. In fatti in una lettera a monsieur d'Argens, in un'altra a Maupertuis, in una terza
al maresciallo Keith ecc. vi è tutto quello che dicono gli spiriti forti. Le poesie liriche sono quelle che meno mi hanno dilettato, perché gusto poco in questo genere la poesia francese. Le lettere hanno principalmente solleticato il mio genio, e fra queste una a Darget, ed un'altra a Mon Esprit. Le varie lezioni, che trovansi nell'edizione che posseggo, sono spesso migliori del testo, ed a senso di alcuni contengono le correzioni che faceva Voltaire a' componimenti del re. Non ostante, ovunque manca in gran parte quella facilità, e naturalezza della lingua che tanto mi diletta in Boileau, in Racine ecc., e si vede ch'è un musa tedesca, e bizzarra quella che ha inspirato Federigo a cui è stato