altro cavaliere, né sapendo che compenso prendersi, abbracciò per di dietro il detto fratello, e questo fece sì che, trovandosi egli impedito per difendersi, fosse colto da una stoccata lasciatali andare dal nemico per cui doppo poche ore morì, non lasciando chi potesse tirare avanti la sua casa. Che funesti accidenti!
o Venerdì a dì 10 detto.
Ho letto certe Osservazioni sopra la condotta tenuta nell'affare di Portogallo dal ministro di quel re sopra i Gesuiti. Sono manoscritte e dettate con uno stile facile, pieno di rispetto per il re, pieno di fiele contro Carvalho, che si dà per autore di questa persecuzione. Vi sono delle cose un poco forti, ma bisognerebbe fare degli esami, e dei riscontri che non voglio fare, perché non mi aspetta il decidere. Qui pare che abbiano ragione i Gesuiti, ma come un sol ministro ha potuto macchinare, ed eseguire tante cose contro di loro, benché affatto innocenti di tutt'i delitti che gli si appongono? Gran confusione! Fra le tenebre di questo mondo