i disegni a matita rossa, e nera, gli sbozzi a penna, e gli acquerelli, in maniera che appena si possono conoscere per stampe. Egli abita in Boboli, ed io ho avuto un piacere estremo a stare più di tre ora fra tante belle cose, quantunque non abbia vedute le stampe che di corsa. Mi ha esibito di tornare da lui, e ne profitterò. È stato maestro dei figli della suddetta signora Caterina.
o Giovedì a dì 9 detto.
Ho letto, ed acquistato un libretto in 12° che ha per titolo Réflexions sur les grands hommes qui sont morts en plaisantant, nouvelle édition. À Amsterdam, 1758. È ben scritto, e vi sono dei pensieri vivaci, ma liberi, e tutt'altro che pii. Non ne so l'autore. Contiene anche delle poesie, ed una raccolta di epitaffi giocosi. Il titolo per altro del libro mi prometteva meglio, perché l'erudizione è molto scarsa.
Mi è stato raccontato che il canonico marchese di Petrella di Città di Castello, unico di questo ramo della famiglia di Petrella, volendo impedire che un suo fratello seguitasse a battersi con la spada con un