ø Lunedì a dì 3 detto.
Verso le undici della mattina è venuta una staffetta al maresciallo Botta con la nuova di una vittoria ottenuta dalle armi dell'Imperatrice regina comandate dal maresciallo Daun presso la città di Dohna in Sassonia sopra l'armata del re di Prussia comandata dal principe Federigo Enrico suo fratello. Questa vittoria seguì il dì 20 del passato novembre. Le circostanze per ora non sono note, ma si sa che oltre 9 generali e circa 18.000
uomini prigionieri. Le armi imperiali si sono impossessate della cassa militare, di circa 66 pezzi di cannone ecc. Dio voglia che questa sconfitta partorisca una pace, perché altrimenti l'umanità resta sempre più offesa inutilmente. Pare che pochi siano i morti perché discorresi solo dei prigionieri!Ne' Giornali di Liegi, ed altrove, si dà ragguaglio di un avvenimento singolare di tre persone che per più di 5 settimane, e nel marzo e aprile del 1755, rimaste sepolte sotto la neve in un villaggio detto Bergemoletto presso Demont nella valle superiore di Stura, si conservarono in vita. Il fatto è molto maraviglioso, ma bisogna vederlo descritto con tutta la possibile autenticità in un libro, stampato non è molto, dal dottor Bruni, professore di Filosofia in Torino. Le dette tre persone erano due donne ed una ragazza di 13 anni, la prima moglie,