prova dirò che l'autore finge che il gesuita si confessasse dall'autore delle celebri Novelle ecclesiastiche, col quale tiene un grazioso dialogo, e che condannato a stare per anni 3.333.000 3 mesi, 3 settimane, e tre giorni nel Purgatorio ivi la sua pena sia di fare ogni mattina la cioccolata a un giansenista, di leggere a pranzo con voce alta una lettera provinciale, e di rassettare per il restante del giorno le camice de' religiosi di Portoreale. Molti altri pezzi mi hanno fatto ridere, ma poi mi ha veramente fatto sollevare la bile ciò che dicesi del libro del padre Sánchez, De matrimonio in una nota alla p. 5 per provare la laidezza delle quali è ripieno. Tre sue oscenissime proposizioni si riferiscono, e poi che nel lib. II disp. 21 num. 11 è dal medesimo Sánchez esaminato seriamente "an Virgo Maria semen emiserit in copulatione cum Spiritu Sancto?" è risoluto per l'affermativa.
Può egli pensarsi cosa più laida, più stomachevole, più impropria di questa? Vi è egli uomo che senza ribrezzo possa sentire trattarsi da un scrittore di morale un dubbio tanto ingiurioso alla maestà dell'incarnazione, alla grandezza de'