Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume II (1759-1760)

Volume II » Diario » 1760 » Maggio » p. 123

ove eruditamente discorre della pronunzia e degl'idiotismi di Firenze, di Pistoia, di Pisa, di Lucca, di Arezzo, di Cortona, di Siena, e de' luoghi di quello stato, mescolando delle osservazioni grammaticali alle sue ridicole facezie che il suo elevato ingegno, e la vastità del suo sapere dimostrano. Non vi è libro che metta maggiormente in ridicolo la parlata fiorentina di questo, onde perciò fu d'ordine di Cosimo III bruciato. Per saggio delle fantasie del Gigli ho notato il seguente strambotto a p. 291, che dice tratto da una raccolta di toscani dettati presso l'abate Francesco Pollini, ma che il stimo fatto da lui medesimo. "Il dolor diversamente / Si smaltisce da più gente; / Lo smaltisce lo spagnuolo / Dando agli occhi un largo scolo; / il Monsù passa il regret / En chantant la minuet; / Il tedesco asciuga il pianto / Asciugando un fiasco intanto; / Il pollacco, e la turchia / Colla pipa alla gengia; /