come fo adesso, ma timido quanto curioso non sapeva qual mezzo termine prendere per averne notizia. Determinai scrivere la mia Ricreazione fisica,
la quale, e dal geroglifico del frontispizio, e dalla materia che vi tratto, potrà ciascuno leggendola riconoscere che in grazia della trasfusione fu scritta, et anco dedicata al medesimo Granduca Ferdinando acciocché presentandogliela come feci nel 1665 mi palesasse qualche cosa di essa; ma esso tacendo, supposi, o che non ne avesse fatta fare esperienza alcuna, o pure avendone fatte, non volesse che fussero note, e restando nella medesima ignoranza di prima, non ardiva scoprirmi con alcuno; ma quando meno vi pensava mi fu detto da ser Ippolito Tei da Bibbiena mio amico, e che allora dimorava