storia di Firenze, e specialmente della Real casa de' Medici, e mi si protestò che se mi fossi voluto accingere a scrivere le memorie de' passati Granduchi mi averebbe procurato il comodo di vedere gli Archivi Segreti. Io mi scusai allegando la difficultà dell'impresa, e specialmente che da me solo mi sarebbe stato impossibile di esaminare tutta la gran farragine di carte, le quali sono ammassate nella vecchia Segreteria. Egli andò insistendo sopra questo suo desiderio, ma mi confessò per altro che l'opera era lunga, e faticosa, ed io mi trattenni su le generali, mentre senza qualche valido aiuto non mi sento di volermi addossare un penoso travaglio, ed in cui converrebbe che impiegassi tutta la mia vita.
Questa mattina nel Consiglio di Reggenza, a cui sono solamente intervenuti il suddetto conte Alberti, e Pompeo Neri, essendo ammalati