Si dice che alcuni pensano troppo male degli altri, e che con malignità spiegano le azioni tutte, ancor quelle che appaiono meno riprensibili. In quanto a me ho il rossore di confessare che nel nostro cuore alberga spesso più malignità di quella che apparisce, e che si fa meno male per debolezza, che per vigore. Non per questo mi contento meno del bene che fanno gli uomini. De' medesimi giudico da uomo, e non gli accuso di come pensino internamente perché l'accusargli a me non tocca. Sono poi sempre soddisfatto quando non fanno il male, o fanno il bene, e nulla mi cale se lo facciano per virtù, o per qualche altro motivo meno lodevole. Voler star nel mondo, e volere che gli uomini sieno buoni di cuore è troppo. Bisogna prendergli come sono, compatirgli, ma temergli, perché qualche volta covano in seno del veleno, e la prudenza vuole che si possa pensare al peggio per il fine solamente di scansarlo.