Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume V (1761)

Volume V » Diario » 1761 » Luglio » p. 72

città credono di avere un giusto diritto di vivere più delicatamente, nulla soffrono ad occuparsi con i più robusti, ma nell'adempire il precetto della natura di spargere i loro sudori per procacciarsi il pane si mantengono sani e godono quella felicità che negli altri stati, o non si trova, o non si crede esservi, perché sono situazioni forzate per l'uomo.

Non ostante l'ostinata passata pioggia la campagna è bella, e promette assai. Parlo dei luoghi alti, e non so se in tutte le pianure le cose vadano tanto bene. Pure generalmente non si sentono le sperpetue che si volevano prevedere.

ø Martedì a dì 7 detto.

Io non dico già che i contadini sieno più felici di noi assolutamente, dico che noi non lo siamo spesso quanto loro, e che la vita laboriosa a cui sono condannati non è come supponghiamo la sorgente della loro miseria. Alcune volte se lo immaginano, ma è un piacere a far loro comprendere che il