ø Giovedì a dì 25 detto.
"Beati qui esuriunt, et sitiunt justitiam; quoniam ispsi saturabuntur", segue San Matteo, capitolo citato vers. 6. Non è una gran riprova dell'esistenza di un Dio il vedere le ingiustizie, e le oppressioni protette, e premiate nel mondo? E se vi è un Dio, cosa non debbono sperare coloro che senza ingrandirsi con modi indiretti esercitano tutti gli atti della giustizia, anche a costo dei propri interessi? Quindi è che questi tali meritano con tutta convenienza il titolo di beati, e male per noi che di questi pochi ve ne sieno.
In lontananza si è sentita qualche piccola burrasca, ma per altro il caldo si è poi fatto maggiore, e ad onta di alcuni nuvoli il sole vibra i suoi benefici raggi molto cocenti.
ø Venerdì a dì 26 detto.
Nel secondo tomo delle Novelle interessanti in proposito degli affari del Portogallo, di cui parleremo (p. 222), ho veduta una