Ho finito di leggere la Monarchia de' solipsi. Non so cosa crederne, ma l'ho ritrovata meno buona di quello che mi pensavo. Forse può essere che sia mal tradotta. Del restante ripeto qui ancora che ad onta di tutto quello che vedo, che leggo, e che ascolto per una parte, e per l'altra non so certamente cosa pensare, perché in tutto trovo della passione, e delle contradizioni enormi. Che sieno i Gesuiti come gli descrive Lucio Cornelio Europeo (tale il nome che porta in fronte il suddetto libro) pare impossibile, perché se così fosse una truppa di eccessivamente cattivi uomini non sarebbe potuta crescere, e far figura nel mondo con arte iniqua, e perversa. Che poi sieno buoni come loro stessi decantano, ed innocenti di tanti delitti che vengono loro rinfacciati, pare contrario a molte bolle, ed a molte autentiche relazioni, le quali debbono esigere tutta quella fede ch'esigono gli antichi storici, se vi è evidenza morale nelle cose seguite avanti di noi, o in luoghi da noi discosti. Dunque concludasi che de' Gesuiti si parla o troppo bene, o troppo male, e si aspetti quello che di essi seguirà. I posteri