Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume V (1761)

Volume V » Diario » 1761 » Giugno » p. 33

e da maritate pensano solo al marito, a' figliuoli, ed alla casa. Le signore a rovescio da fanciulle vivono ritirate, e pensano, se vogliono star nel mondo, a comparir belle, occupandosi un poco, o nel ricamo, o nel canto, o in lavori di poca fatica. Accasate che sono, fanno dei figli per fortuna, che abbandonano alla cura delle balie, e delle serve, si prendono la libertà di accarezzare tutti gli altri fuori che il marito, e di posporlo ad una folla di amanti, se sono ambiziose, o a un drudo, se amano il piacere, e tutto mettono in opera per appagare i loro capricci senza pensar punto se ciò affatichi l'economia de' consorti. Nella campagna le donne sono come devono essere, nella città come le forma una cattiva educazione, ed è fortuna al parer mio che non sieno peggiori, mentre tutto concorre a farle tali, e non vi è che la verecondia datale dalla natura che alcune volte le ritenga. Del resto anche gli uomini che lavorano le terre, e che hanno poche occasioni di uscire dalle loro case contraggono pochi vizi, ma quelli che praticano la città, e che hanno delle congiunture di star lontani dalle occupazioni dell'agricoltura, divengono quasi sempre cosa poco buona.