anche in materia di religione siamo più fiacchi, meno caponi, e più tolleranti, ed in materia di morale regnano tutti quei vizi che nascono dalla codardia d'animo, dal lusso, dall'eccesso dei piaceri, e dalla disoccupazione. Per questo il Cristianesimo è professato più per costume, che per altro, e si adempiscono certi obblighi di religione perché vi siamo stati assuefatti; del resto non stimiamo più il luterano del calvinista, il maomettano dell'ebreo, il selvaggio dell'Affrica di quello dell'Asia. Tutto concorre ad avere in pregio lo spirito forte, l'uomo spregiudicato, il bel talento. È probabile che segua una rivoluzione, e che ritorni il secolo dei fanatici, degl'ignoranti, dei persecutori. Le cose che vedremo nell'altra vita saranno quelle che schiariranno la nostra ebetaggine, e la nostra presunzione.