Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume IV (1760-1761)

Volume IV » Diario » 1760 » Dal 10 dicembre » p. 8

riflettendo non sente la caducità, la piccolezza, i travagli, il pentimento che gli segue? Montaigne stesso, che non era uomo molto sobrio, ritenuto, e scrupoloso, confessa che val più la virtù, cioè i piaceri dello spirito, che quelli della voluttà (lib. I, cap. 19). Certamente nella vita vi sono delle sensazioni più soddisfacienti che quelle che ci procura lo sfogo delle passioni, anche nelle cose indifferenti. Per dire una barzelletta, il Pasquini nel primo canto della sua Culeide scrive: "E a dirlo in verità, quanto piacere / Si trova quando al comodo ne stiamo, / Che slargate le chiappe del sedere / Con quel mugolamento ne ponziamo? / Io per me mi ci sento riavere / E piacer de' piaceri il cacar chiamo". L'esperienza degli altri giustificherà questo pensiero. Ma che deve dirsi di quel tacito contento che si sente nell'acquisto de' veri, e nell'adempimento