Il dottor Lampredi ha fatto stampare per bizzarria a Lucca in 12° con la data di Gelopoli (città del riso) una raccolta di Poesie curiose di eccellenti autori toscani, e me l'ha regalata. Ella è curiosissima, e festevole, siccome lo è anche la prefazione. Fra l'altre vi è il primo canto di un poemetto intitolato la Culeide, il quale, benché per errore sia attribuito a Girolamo Gigli, non ostante è dell'abate Giovanni Claudio Pasquini senese.
Gli altri canti da chi gli ha sentiti recitare mi vien detto che sieno curiosissimi, ma che l'autore non gli abbia mai voluti dar fuori ad alcuno. Vi sono dei sonetti di Alessandro Ghirizzani, poeta fiorentino, in bernesco del passato e del presente secolo, ed in primo luogo la Svinatura di Barbigi Mezzabarba, componimento molto celebre in Firenze, e mai fin qui venuto in luce. Se questa raccolta sarà seguitata come si promette, piacerà a chi ama le poesie giocose. Siccome nella prefazione si mettono in burla i biografi, così ho preso motivo di credere che Fedro Iliarione (così s'intitola il collettore) abbia voluto