operetta sopra di cui avevo in diversi tempi meditato. In fatti mi trovo con una facilità di comporre, che mi fa affrettare il lavoro per non perdere il buon vento che mi conduce. Alcune volte non si sanno spiegare che a stento i propri sentimenti, ed altre volte le idee scorrono tanto veloci che appena la mano ha tempo di fissarle sopra la carta. Quando adunque la mente è riscaldata da questa specie di estro bisogna profittarne, perché spento il primo fuoco spariscono le imagini, ed il componimento resta languido, e snervato. Voglia il cielo che il presente fervore regga tanto, quanto bisogna per abbozzare il mio disegno, acciò non riesca ineguale, o abortivo e immaturo. Avendo presente la materia mi riesce facile il disporla, svagandosi dietro ad altri oggetti la mente, e trovandosi oppressa da disgustosi pensieri non riprende così facilmente il filo delle prime immaginazioni.