per tre mattine a girare all'ora della campana una volta per la piazza accompagnati da' pubblici ministri e nudi, se non quanto la verecondia vuole che si nasconda, e che nell'ultima sieno in fine della girata costretti a battere in una pietra bianca quadra le natiche, dicendo: "Io ho consumate, e pappate tutte le mie robe; ora pago i miei creditori di questa maniera, come vedete".
Non è ridicolo quest'atto? La Consulta di presente vi deroga perché lascia nota d'infamia.Essendo per terminare a tutto dicembre 1762 l'appalto generale delle rendite del Granducato di Toscana,
che va sotto nome di Francesco Diodati, è stata pubblicata una notificazione in data de' 17 di questo, con cui si fa sapere che dentro il termine di 4 mesi si accetteranno le offerte di quelli che vorranno per un altro novennio attendere a questa impresa coerentemente al piede della condotta vegliante, e col maggior vantaggio del regio erario. Mi pare strano che si debbano quasi mandare all'incanto le finanze, perché tutto il male cade ora addosso allo stato, e poi al sovrano, come questa invenzione degli appalti fa vedere in Francia, e molto più apparirà