Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume II (1759-1760)

Volume II » Diario » 1760 » Al 12 giugno » p. 188

meno satirico, e far meno conoscere il suo caustico carattere che in più luoghi ben trasparisce. Quello che si vuole stampare va scritto con somma cautela. Se queste notizie fossero state portate fuori in altra occasione io loderei più il signor Nelli. Ora va scrivendo la vita del Galileo, e dice di pensare ancora a comporre le vite de' mattematici italiani.

Egli vi riuscirà benissimo. Nel fine del libro molti rideranno trovandovi alcuni attestati per prova dell'autenticità de' documenti che riferisce. Non pare che il pubblico ricerchi tanta esattezza da una persona onesta che non scrive alla macchia. Ho sentito poi che l'avvocato Marchetti offeso da questo libro abbia procurato per mezzo de' suoi protettori di far sopprimere un volume del Giornale de Letterati che stampavasi in Firenze, e che ora si stampa in Pisa, perché in esso mostrava l'autore di approvare le cose dette dal Nelli, come se la verità non dovesse apparire a tutti quelli che vedono meglio di questo povero Marchetti, uomo tanto onesto quanto minchione, e che abbia ottenuto che il giornalista levi certe innocenti espressioni che pareva a lui che l'offendessero. Veramente egli ha preso a rodere un osso duro, perché il Nelli sa farlo stare a dovere senza che venga qualunque giornalista a farli spalla. Non è per altro che, ad onta di tutto quello che dice il Nelli, creda che il Marchetti non fosse un buon ingegno, ed un letterato di vaglia, poiché molte cose tratte fuori dal medesimo vengono dagli avversari del medesimo Marchetti.

Sono stato a vedere la vendita della ricca mobilia di Francesco Antonio da Bagnano morto il dì