in Toscana una è la cura ch'egli si prese di riaprire le miniere dell'allume di Monterotondo per apportare al sovrano, ed alla Toscana un indicibil vantaggio, e per compensare quei danni che alcuni hanno al suo governo attribuito. (Ved. il quarto tomo de' Viaggi del dottor Targioni p. 350). Infatti conobbe presto la corte di Roma il danno che ciò le arrecava, facendo che scemasse il profitto che la Camera Apostolica ritrae dalle miniere di allume della Tolfa, che da centomila scudi di fitto annuo dovette ridurre in breve tempo a ottantamila. Per questo tanto si adoperò in seguito che finalmente il sovrano dovette cedere, e per accomodare altr'interessi bisognò che facesse gettare a terra tutti gli edifizi fatti per questa manifattura, e che rinunziasse non solo alle immense spese fatte, m'anche al grandissimo guadagno che ne poteva ritrarre sicuramente in futuro. Questo fu l'esito di un'intrapresa tanto gloriosa, di cui sul luogo appena ne resta la memoria. Siccome ieri sera ebbi discorso sopra di ciò,