a pranzo al mio podere di Mantignano ove l'anno scorso la piena mi fece non poco danno, con aver portata moltissima rena. Doppo pranzo sono passato alla pieve di Signa dal dottor Lastri per trattenermi a godervi un poca di campagna qualche giorno, avendo rimandato col mio servitore a Firenze detto signor Bartoli. Da Mantignano a Signa, avendo ritrovato per Arno un barchetto, vi sono montato dentro per maggior comodo, e sentendo discorrere con molta semplicità il navicellaro, mi sono non poco divertito. Questa gente è molto rozza, e brava per il suo interesse, ma per altra parte sincera e qualche volta di buon cuore.
o Martedì a dì 6 detto.
In questa mattina sono stato alla villa delle Selve de' Salviati celebre per aver dato ricetto al nostro Galileo, che ivi fece molte delle sue osservazioni. Vi è anche di presente la stanza in cui dormiva col suo ritratto, sotto al quale leggesi un madrigale in sua lode del Menzini ch'è stampato fra le sue Rime, t. I p. 60 edizione di Firenze 1730 in 8°.