scritto il suo nome in lettere grandi così: "Leonardus Globi Terraquei civis et incola", dalle quali parole per via di anagramma aveva tratto questo motto: "Se Leonardo tu vuoi voi, lascia ben quei rigiri che il troverai", di cui le ultime tre voci voleva che venissero significate dalle lettere "C. I. T.", che avanzavano nella composizione del resto. La società non volle permettere questo schiribizzo, onde fece levare nel rame le dette parole, ed in luogo di esse fece incidere "Leonardus Frati delin. et sculpsit", la qual cosa assaissimo è dispiaciuta a detto signor Frati, che ha alla predetta Colombaria data una di queste stampe in cui si legge il motto che sopra: "Leonardus Globi etc.". Egli è un ingegno particolare per diversi lavori [...] e fecondo nell'inventare, benché non sia felice nel disegnare e dipingere di figure.
ø Lunedì a dì 7 detto.
Questa mattina sono stato a sentire la prima lezione del signor Bartolommeo Teglia, successo nella lettura di Lettere toscane nella nostra Accademia Fiorentina al signor Bindo Simone Peruzzi. Tal lettura fu dalla Repubblica Fiorentina fondata per spiegar Dante,