Era stato sparso per l'Italia che i Gesuiti suddetti scacciati di Portogallo erano partiti senza nissun bagaglio, ed in un modo da far detestare la barbarie del sovrano che dal suo regno gli aveva esiliati. Questa lettera adunque racconta come sono stati trattati nel viaggio i detti padri, e le robe che per loro uso trasportarono.
Similmente ho letta la legge di Sua Maestà Fedelissima il re di Portogallo con cui ordinò la proscrizione e l'espulsione de' religiosi della Compagnia denominata di Gesù da tutt'i suoi regni e domini in data de' 3 settembre passato, siccome altre scritture e lettere del medesimo re risguardanti questo esilio, dalle quali apparisce di quanti eccessi (se pur sono veri) è stata aggravata questa religione.
Il suddetto re ha per ora fatta prender nota di tutt'i beni appartenenti a' medesimi nel regno per attendere poi ciò che sarà convenuto col Pontefice sopra la pia applicazione dei medesimi. Un uomo del mio carattere si raccapriccia a considerare il fatto di cui si ragiona, ed immerso in grande oscurità lascia all'Onnipotente solo il giudizio di tanti avvenimenti stravaganti, e scandolosi