Io mi trovo così scontento di me da vari giorni a questa parte, che nulla più. Ho un interno sentimento così spiacevole della mia situazione, delle mie circostanze, della mia mediocrità, che passo molte ore infelici, applico con pena, lavoro con rincrescimento, vivo con noia.
La causa di tutto ciò deve avere qualche cosa di fisico, e non so come varierà questa presente mia rincrescevole postatura. Mi richiamo alla mente cento motivi che averei di esser contento, ma l'aspetto di altre idee combatte vigorosamente ogni mio sforzo, e gettato nell'abbattimento amo l'inazione, ma non sono soddisfatto della solitudine, nel tempo medesimo che la conversazione mi è a peso, e che la necessità di parlare mi affatica, quanto quella di scrivere, perché ho gran sterilità di idee, e di frasi. Ma qui non pare che sia appunto come dico. Ciò