Efemeridi Giuseppe Pelli Bencivenni

Serie I Volume I (1759)

I » Diario » 1759 » Ottobre » p. 153

vita, con quella che facevano i loro antichi? Io non voglio fare una satira al monachismo, ma per la verità bisogna che dica che oggi giorno sono infinitamente decaduti dall'antica disciplina, e sono divenuti poco utili generalmente ed alla religione, ed allo stato. Da essi fu ne' tempi barbari conservato il sapere, ma ora pochi si piccano di uscire dalla mediocrità. Per altro un ozioso dirà che la vita di un padre abate è una bella vita, ed anch'io sarei di questo sentimento, se credessi che il non far nulla, l'essere rispettato, l'avere tutt'i comodi della vita, ed il comandare a pochi, fosse il miglior mestiero per la pace dell'animo, e per l'adempimento de' propri doveri.

Ho letto il di sopra riferito Ragguaglio della Galleria Mediceo-imperiale,

e l'ho ritrovato molto incompleto, non contenendo che una descrizione delle statue, dei busti, e dei bronzi antichi, ed una secca, e confusa indicazione delle pitture, e delle altre moltissime rarità che vi sono. Il Bianchi pare che abbia fatto questo libretto per apparire antiquario, ma è forse un semplice plagiario, perché il non vedere che abbia mai citato il Museo fiorentino del defunto Gori fa credere che lo abbia espilato. Ne farò un riscontro. Del resto p. 5 ci dice che il piede antico romano è soldi 10 e denari due del nostro braccio a panno, ed il piede greco è soldi 10 e denari 4 del detto braccio.