ho sapute che non meritano esser riferite, perché possono esser false, e perché fanno poco onore ad alcune persone rispettabili.
Ho veduto un libro del conte Giuseppe Garampi Sopra un sigillo della Garfagnana, nel quale con molta erudizione fa il dotto autore vedere che questa provincia, la quale ora è de' lucchesi, apparteneva alla Santa Sede.
ø Lunedì a dì 8 detto.
In quest'oggi sono stato molto travagliato dalle mie fantastiche malinconie senza saperne il perché. Quanto soffre il mio spirito in questa situazione!
Ho letto il dialogo di Boileau intitolato Les héros de roman fatto per mettere in ridicolo l'Astrea di Onorato d'Urfé, l'Artamène, e la Clelia di Mademoiselle de Scudéri ecc. Questi romanzi sono usciti fuori di moda, ma ne sono succeduti altri, che diconsi più instruttivi, e che io egualmente disprezzo, perché non posso soffrire che si voglia sostituire alla lettura della storia quella di tante immaginarie avventure, che non insegnano se non delle cose che tutto il mondo sa, e che s'imparano egualmente, e con più profitto nella prima. È una delle cose strane del nostro secolo che l'autore delle Lettere critiche abbia (t. II) insegnato "che lo studio ex professo della storia è inutile ad un privato, ed all'incontro la moderata lettura de' buoni romanzi riesce ad un privato utilissima"; rispetto