nel t. II delle Memorie per servire alla storia letteraria di Sicilia p. 225 e seg., con pensiero di stamparne una raccolta;
oltre a ciò ha messo insieme una prodigiosa serie di pietre intagliate, e particolarmente di scarabei di tutte le grandezze una parte dei quali acquistati ora ne' suoi viaggi ha mostrati alla Società. Fra questi uno, che più stima degli altri, e ch'era del fu Apostolo Zeno, sta unito, e serve quasi di maniglia ad una tavola isiaca scritta con geroglifici egiziani ed alta da circa cinque dita, e poco meno larga. Il medesimo va in traccia ancora di cose naturali, in somma è un uomo che conosce le cose rare, le stima, e crede bene impiegato il suo denaro nel farne acquisto. Ha mostrato anche un anello che in vece di pietra ha in mezzo un piccolo oriolo contornato di diamanti. Nel cerchio è scritto "Securitas temporum". Egli lo ha comprato in Parigi, ed in tale occasione ha detto il signor Giovanni Battista Nelli che un simile oriolo legato in un anello aveva Carlo V Imperatore come apparisce da una poesia di un gesuita fatta sopra di esso. Il predetto duca è un