fra noi, che visse nello scorso secolo, la qual lettera, ed il quale elogio il Lami si degnò inserire nelle sue Novelle num. 27 e seg. dello stesso anno.
Che alcun altre cose ho pure scritte, delle quali non merita il conto che io parli.
E che di tutt'i miei scritti tengo esatta cura, perché, come dice Montaigne, i nostri componimenti sono altrettanti figliuoli, i quali ci fanno più onore che i veri, se sono buoni, o almeno ci appartengono più di questi, essendo generati con maggior fatica, e da una parte più nobile, che non è il corpo.
Io ho poi procurato di conoscere sempre le persone di lettere, e di trattenermi con esse per imparare una parte di quello che sanno, ma siccome sono stato molto ritenuto nel contrarre delle amicizie, così fino adesso non ho usata alcuna diligenza per stringere dimestichezza con quanti ne sono stati; così posso piuttosto dire di passarmela bene con tutti, che di aver confidenza con alcuno.
Il padre dottor Pier Luigi Galletti
casinense dal tempo