ø A dì 9 detto martedì.
Bellissimo tempo.
Al giornale di Venezia intitolato l'Europa Letteraria al presente lavora fra gli altri l'abate Giulio Perini mio amico. Egli lesse i miei Dialoghi dei morti, gli trovò meritevoli di qualche censura, me ne scrisse per saperne l'autore, glielo feci storiare, finalmente glielo scopersi, ma glielo scopersi quando già era stampato quello che voleva dire dei medesimi nel volume per settembre prossimo passato p. 93 e seg. In conseguenza mi scrisse nel dì 15 detto contestandomi il dispiacere di non aver parlato di essi, come credeva che gli convenisse. Io ne risi, e gli replicai amichevolmente dicendogli che avevo piacere che avesse fatto l'estratto di tal libro senza sapere che fosse mio, perché così averebbe scoperto quello che