allora infelice.
o A dì 10 detto mercoledì.
XV. Athée, athéisme. Comincia Voltaire questo articolo dicendo che atei sono stati dichiarati coloro i quali non piacevano al volgo: poi passa a mostrare che pensa come Bayle, giudicando poter sussistere una repubblica di simil gente.
Io non credo che si dia un uomo, il quale rifletta, e sia ateo. Di più non credo che un complesso di tali uomini sia mai sussistito, se non furono imbecilli, ed insensati, e trovo poi gran difficoltà a pensare che possa avere lunga vita un gregge di tali stolidi. La questione subalterna che qui si agita, se l'idolatria sia più dannosa dell'ateismo, è una sciocchezza per un uomo ragionevole,